Cesare Pavese: 'Hai viso di pietra scolpita'
Cesare Pavese
Hai viso di pietra scolpita
Hai viso di pietra scolpita,
sangue di terra dura,
sei venuta dal mare.
Tutto accogli e scruti
e respingi da te
come il mare. Nel cuore
hai silenzio, hai parole
inghiottite. Sei buia.
Per te l'alba è silenzio.
E sei come le voci
della terra – l'urto
della secchia nel pozzo,
la canzone del fuoco,
il tonfo di una mela;
le parole rassegnate
e cupe sulle soglie,
il grido del bimbo – le cose
che non passano mai.
Tu non muti. Sei buia.
Sei la cantina chiusa,
dal battuto di terra,
dov'è entrato una volta
ch'era scalzo il bambino,
e ci ripensa sempre.
Sei la camera buia
cui si ripensa sempre,
come al cortile antico
dove s'apriva l'alba.
5 novembre '45
(da 'Verrà la morte e avrà i tuoi occhi', Einaudi, 1951)
[ FONTE ]
Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 9 settembre 1908 – Torino, 27 agosto 1950)
[ Poeta, scrittore, traduttore, saggista e critico letterario italiano. Nato poeta con "Lavorare stanca ", si è poi dedicato alla narrativa scrivendo romanzi famosissimi: "Paesi tuoi ", "La luna e i falò ", "La casa in collina ". I suoi temi principali sono il mito e la terra. ]
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