Wisława Szymborska: 'Discorso all'ufficio degli oggetti smarriti'
Wisława Szymborska
Discorso all'ufficio degli oggetti smarriti
Ho perso qualche dea per via dal Sud al Nord,
e anche molti dei per via dall'Est all'Ovest.
Mi si è spenta per sempre qualche stella, svanita.
Mi è sprofondata nel mare un'isola, e un'altra.
Non so neanche dove mai ho lasciato gli artigli,
chi gira nella mia pelliccia, chi abita il mio guscio.
Mi morirono i fratelli quando strisciai a riva
e solo un ossicino festeggia in me la ricorrenza.
Non stavo nella pelle, sprecavo vertebre e gambe,
me ne uscivo di senno più e più volte.
Da tempo ho chiuso su tutto ciò il mio terzo occhio,
ci ho messo una pinna sopra, ho scrollato le fronde.
Perduto, smarrito, ai quattro venti se n'è volato.
Mi stupisco io stessa del poco di me che è restato:
una persona singola per ora di genere umano,
che ha perso solo ieri l'ombrello sul treno.
("Przemówienie w biurze znalezionych rzeczy", da 'Ogni caso', 1972 - Traduzione di Pietro Marchesani)
[ FONTE ]
Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1 febbraio 2012)
[ Poetessa e saggista polacca, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996 "per una poesia che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d'umana realtà". ]
[ Premio Nobel 1996 ]
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