Catullo: 031 - 'Carme XXXI: Che allegria piena, distesa, Sirmione'
Catullo
Carme VIII:
Che allegria piena, distesa, Sirmione
Che allegria piena, distesa, Sirmione,
rivederti più bella di tutte le isole e penisole
che Nettuno solleva sulle acque diverse
dei laghi trasparenti o del mare immenso.
Quasi non credo d'essere lontano dalla Tinia,
dalle terre bitinie e guardarti sereno.
Vi è felicità più grande che scordare gli affanni,
quando la coscienza si annebbia nella fatica
di viaggiare e si torna alla nostra casa
stremati per riposare in quel letto sospirato?
Di tutte le fatiche questo è l'unico premio.
Sirmione, bellissima, mia, rallegrati
e rallegratevi anche voi onde lidie del lago:
risuonino nella casa solo grida di gioia.
(da 'Carmina' - Traduzione di Mario Ramous)
[ FONTE ]
Gaio Valerio Catullo (in latino: Gaius Valerius Catullus) (Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.)
[ Poeta romano. È noto per l'intensità delle passioni amorose espresse, per la prima volta nella letteratura latina, nel suo "Catulli Veronensis Liber ", in cui l'amore ha una parte preponderante, sia nei componimenti più leggeri che negli epilli ispirati alla poesia di Callimaco e degli Alessandrini in generale. ]