Claudio Malune: 'Nessun rancore per gli asfodeli'
Nessun rancore per gli asfodeli
Non nutro vergogna.
Se sorrido è per ora, amore mio,
per l'idea che non ci siano
più selciati in cielo
che t'impediscano la corsa,
o violette per cui fermarsi,
attimi di ansia,
o respiri affannosi.
Gli asfodeli:
non averne rancore.
Il pianto è per la memoria insonne
che non rallenta,
come le camminate fra i salici
del tuo nuovo azzurro;
non ne nutro vergogna.
Pensami.
Se piango è per l'idea che ogni sogno
abbia un'altra dimensione
oltre il rimpianto.
(Claudio Malune)
Foto di: Dušan Beňo