Gerardo Diego: 'Rosa mistica'
Gerardo Diego
Rosa mistica
Era lei
E non lo sapeva nessuno
Ma quando passava
le piante s'inginocchiavano
Annidava nei suoi occhi
l'avemaria
s'intrecciavano nelle sue chiome
le litanie
Era lei Era lei
Svenni nelle sue mani
come una foglia morta
le sue mani ogivali
che davano da mangiare alle stelle
Volavano nell'aria
romanze senza suono
Nel suo guanciale di passi
rimasi addormentato
("Rosa mística", da 'Imagen. Poemas (1918–1921)', 1922 - Traduzione di Vittorio Bodini)
[ FONTE ]
Gerardo Diego Cendoya (Santander, 3 ottobre 1896 – Madrid, 8 luglio 1987)
[ Poeta e scrittore spagnolo, appartenente alla cosiddetta "Generazione del '27". Dapprima seguace del movimento "Ultraista", subì l'influenza della poesia di Juan Ramón Jiménez e di Antonio Machado, instaurando una poesia di gusto classico e gongorista. ]
[ Premio Miguel de Cervantes 1979 ]