Claudio Malune: 'Esistenza: Andata e Ritorno'
Esistenza: Andata e Ritorno
I - Andata
La notte è fertile, origlia dalle fenditoie
del sottosuolo. Complice di quest'inganno
è il buio sotterraneo: indosso i pennacchi e
le mie armi di sogno e ti cerco,
fedele alla mia ricerca di mortalità e silenzio.
Dopotutto è solo un camin che fuma lento, amore:
lascialo ascendere per questa notte incerta.
Tu guardami attraverso la scia di luce
che m'infondi: pallida ombra io,
ti seguo ad ogni passo. M'importa di vivere,
di vivere intensamente, e allora getta
carne sulle fiamme di questo andare,
sul camin che sbuffa ceneri di racconti,
pulviscoli di parole tue dolci e
fiumiciattoli che ascendono al nuovo giorno.
M'importa di vivere, con te amore,
di vivere intensamente e adesso.
II - Ritorno
Vedo celarsi nell'animo
le tracce d'una vita ormai disarmata.
I miei giorni, come pensieri in allineamento da stormo,
vogano dritti verso l'estremità meno illuminata
del vespero. Mai luce fu più balenante di questa
che spensi: in quel lato del meriggio che non teme
di sfiorire, la mia voce appena sussultata
t'aprirà un altro varco nel dispiacere del sonno.
I miei giorni, allineati a stormo,
hanno appena iniziato il loro giro
nel tempo mai ingannevole del tuo volo.
(Claudio Malune)
Foto: hakfest-stock, 'fly away'