Claudio Malune: 'Diario: Parte 30 - Gli animi dei deserti'

Diario: Parte XXX - Gli animi dei deserti

Se i tuoi capelli stessero sottili

al dondolar dei monsoni,

se si intessessero di colori sopraffini

e soffiassero di un saluto o di una cometa

nel comodo diurno,

se tutto questo fosse possibile a cere accese,

candele aromatiche dei fiumi di cedro,

tutto, tutto il concepibile e null'altro

sarebbero così rari, così veri.

Dove gli animi dei deserti

ricevono grazia e fede dal naturale mattino,

io m'addormento solo per ringraziarti

e dirti questo,

per dirti "aspetta".

Quante motivazioni una chance si porta in grembo

prima d'alterarsi in ciò che realmente

essa rappresenta.

Metti a bagno in un vaso di terracotta

i gladioli del tuo onomastico e coricati qua,

che debbo guardarti.

Coricati di fianco,

tanto io fingerò di non badarci fin quando avrai scelto

il momento più dolce per assopirti e librare.

Bella.

Bella è così poco, così niente

per il tuo appropriato regale rango.

Bella.

Se il sole fosse qui, che direbbe di me?

Non ho motivo per stare qua,

guardarti riposare,

guardarti dalle mie sabbie,

così bella.

Così bella.

(Claudio Malune)