Giuseppe Ungaretti: 'Veglia'
Giuseppe Ungaretti
Veglia
Cima Quattro il 23 dicembre 1915
Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.
(da 'Allegria di naufragi', Vallecchi, 1919)
[ FONTE ]
Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1 giugno 1970)
[ È uno dei tre grandi poeti dell'Ermetismo italiano. Trasferitosi a Parigi nel 1912, prese parte alla Prima Guerra Mondiale nelle trincee del Carso e poi in Champagne. Dal 1935 al 1942 insegnò in Brasile e dal 1947 al 1965 fu professore di Letteratura Moderna alla Sapienza. ]
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