Giulio Gianelli: 'Val Salice'
Giulio Gianelli
Val Salice
Autunno, sì gentil melanconia
ricevo dai tuoi ultimi tesori,
che questa valle che tu baci e indori
luogo d'eternità parmi che sia;
dove, a chi giunge dopo lunga via,
odo cantar da un angelo tra i fiori:
«Ecco alfine la patria, esuli cuori,
cessate il pianto della nostalgia».
Vedo, qua e là, delinearsi forme
dal non vivere fatte più leggiadre,
che senza suono avanzano e senz'orme,
ciascuna avvolta nel suo proprio nimbo
di moriente sol... Io, come un bimbo,
con immenso desìo cerco mia madre.
[ FONTE ]
Giulio Gianelli (Torino, 7 ottobre 1879 – Roma, 27 giugno 1914)
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