Catullo: 008 - 'Carme VIII: Povero Catullo, basta con le illusioni'
Catullo
Carme VIII:
Povero Catullo, basta con le illusioni
Povero Catullo, basta con le illusioni:
se muore, credimi, ogni cosa è perduta.
I tuoi giorni felici li hai consumati
quando correvi dove voleva il tuo amore,
amato come amata non sarà nessuna:
nascevano allora tutti i giochi d'amore
che tu volevi e lei non si negava.
I tuoi giorni felici ormai consumati.
Ora non vuole più: e tu non volere, controllati,
non inseguirla, come un miserabile, se fugge,
ma con tutta la tua volontà resisti, non cedere.
Addio, amore mio. Catullo non cede più,
non verrà a cercarti, non ti vorrà per forza:
ma tu soffrirai di non essere desiderata.
Guardati, dunque: cosa può darti la vita?
Chi ti vorrà? per chi ti farai bella?
chi amerai? da chi sarai amata?
E chi bacerai? a chi morderai le labbra?
Ma tu, Catullo, resisti non cedere.
(da 'Carmina' - Traduzione di Mario Ramous)
[ FONTE ]
Gaio Valerio Catullo (in latino: Gaius Valerius Catullus) (Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.)
[ Poeta romano. È noto per l'intensità delle passioni amorose espresse, per la prima volta nella letteratura latina, nel suo "Catulli Veronensis Liber ", in cui l'amore ha una parte preponderante, sia nei componimenti più leggeri che negli epilli ispirati alla poesia di Callimaco e degli Alessandrini in generale. ]