Pedro Salinas: 06 - 'VI. Paura. Di te. Amarti'
Pedro Salinas
VI. Paura. Di te. Amarti
Paura. Di te. Amarti
è il rischio più alto.
Molteplici, la tua vita e tu.
Ti ho, quella di oggi;
ormai ti conosco, penetro
in labirinti, facili
grazie a te, alla tua mano.
E i miei ora, sì.
Però tu sei
il tuo stesso più oltre,
come la luce e il mondo:
giorni, notti, estati,
inverni che si succedono.
Fatalmente, ti trasformi,
e sei sempre tu,
nel tuo stesso mutamento,
con la fedeltà
costante del mutare.
Dimmi, potrò io vivere
in quegli altri climi,
o futuri, o luci
che stai elaborando,
come il frutto il suo succo,
per un domani tuo?
O sarò appena qualcosa
nata per un giorno
tuo (il mio giorno eterno),
per una primavera
(in me fiorita sempre),
e non potrò più vivere
quando giungeranno
successive in te,
inevitabilmente,
le forze e i venti
nuovi, le altre luci,
che attendono già il momento
di essere, in te, la tua vita?
(da 'La voce a te dovuta', 1933 - Traduzione di Emma Scoles)
[ FONTE ]
Pedro Salinas y Serrano (Madrid, 27 novembre 1891 – Boston, 4 dicembre 1951)
[ Poeta spagnolo appartenente alla "Generazione del '27". "La voce a te dovuta ", "Ragione d'amore " e "Lungo lamento " formano una trilogia poetica sull'amore per Katherine Prue Reading, docente americana, interrotto dopo il tentato suicidio della moglie Margarita. ]
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