Alaíde Foppa: 'Esilio'
Alaíde Foppa
Esilio
La mia vita
È un esilio senza ritorno.
Non ebbe casa
la mia errante infanzia perduta,
non ha terra
il mio esilio.
La mia vita navigò
su vascelli di nostalgia.
Vissi sulle rive del mare
guardando l'orizzonte
verso la mia casa sconosciuta
pensavo di salpare un giorno
e il presente viaggio
mi lasciò ad altro porto di speranza.
È l'amore, forse,
la mia ultima baia?
Oh braccia che mi fecero prigioniera,
senza darmi riparo...
Anche dal crudele abbraccio
volli sfuggire.
Oh braccia fuggitive
che invano cercarono le mie mani...
Incessante fuga
e desiderio incessante
l'amore non è porto sicuro.
E non c'è terra promessa
per la mia speranza.
(da 'Poetica', anno 1, n° 1 - Traduzione di Mario Sigfrido Metalli)
[ FONTE ]
Alaíde Foppa Falla (Barcellona, Spagna, 22 marzo 1914 – Città del Guatemala, 19 dicembre 1980)
[ Poetessa, scrittrice e traduttrice guatemalteca. Esule in Messico, vi fondò la rivista femminista "Fem". Tornata in Guatemala per rinnovare il passaporto dopo l'assassinio del figlio, guerrigliero nella EGP, fu rapita in pieno giorno dai corpi paramilitari e presumibilmente assassinata. ]