Alberto Bevilacqua: 'L'addio'
L'addio
Addio. Ti abbraccio perché non ti vedo
che a tentoni, accecato
dai tuoi stessi occhi in me conficcati
per cui non so
se sia mio o tuo questo piangere:
amati giorni
che non ci hanno ricambiato l'amore
e sono
una frattura indicibile: i denti
stringono un grido, il pugno
anche più forte stringe
l'indimenticabile carezza che ti davo
come una moneta scaduta
...per un amore così breve perché,
mio Dio,
questa notte eterna e il filo che traluce
sulla remota ferrovia d'illuminati
treni che ormai corrono nel nulla?
(da 'Poesie d'amore', Mondadori, 1996)
[ FONTE ]
Alberto Bevilacqua (Parma, 27 giugno 1934 – Roma, 9 settembre 2013)
[ Poeta, scrittore e regista italiano, celebre per i romanzi "La Califfa ", "Questa specie d'amore " e "Il curioso delle donne ", è stato anche sceneggiatore e giornalista. Sensualità, nostalgia e disillusione sono tra i suoi temi prediletti. ]