Wisława Szymborska: 'Tremarella'
Wisława Szymborska
Tremarella
I poeti e gli scrittori.
Così infatti si dice.
Ma, se non scrittori, i poeti chi sono -
I poeti - la poesia, gli scrittori - la prosa.
Nella prosa può esserci tutto, anche poesia,
ma nella poesia deve esserci solo poesia -
In sintonia col manifesto che l'annuncia
con lo svolazzo liberty d'una P maiuscola,
iscritta nelle corde d'una lira alata,
dovrei, più che entrare, arrivare volando -
E non sarebbe meglio scalza,
che con queste scarpe da quattro soldi,
pesanti, scricchiolanti,
goffa sostituzione d'un angelo? -
Avessi almeno un vestito più lungo, più lieve,
e versi che escono così, dalla manica,
da festa, da parata, da grande occasione,
un dan don,
ab ba ba -
Ma là sul palco guata già un tavolino
da seduta spiritica, coi piedini dorati,
su cui fuma un piccolo candeliere -
Ne deduco che
dovrò legger al lume di candela
ciò che ho scritto a macchina
tac tac tac alla luce d'una lampadina -
Senza preoccuparmi in anticipo
se sia poesia
e quale poesia -
Se del genere in cui la prosa è malvista -
O del genere che è benvisto in prosa -
E qual è la differenza,
percepibile ormai solo nella penombra
sullo sfondo d'un sipario bordò
con frange viola?
(da 'Gente sul ponte', Scheiwiller, 1986 - Traduzione di Piero Marchesani)
[ FONTE ]
Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1 febbraio 2012)
[ Poetessa e saggista polacca, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996 "per una poesia che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d'umana realtà". ]
[ Premio Nobel 1996 ]
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