Jaroslav Seifert: 'Essere poeta'
Jaroslav Seifert
Essere poeta
Da lungo tempo la vita mi ha convinto
che musica e poesia
sono al mondo le cose più belle
che la vita può darci.
Oltre all'amore, ovviamente.
In una vecchia antologia,
stampata all'epoca dell'Imperialregia libreria
nell'anno in cui morì Vrchlický,
cercai una trattazione di poetica
e di stili di poesia.
Poi misi una rosellina in un bicchiere,
accesi una candela
e iniziai a scrivere i primi versi.
Divampa pure, fiamma di parole,
ardi,
magari mi bruciassi le dita!
Una sorprendente metafora vale più
di un anello d'oro al dito.
Ma perfino il rimario di Puchmajer
a nulla mi servì.
Invano raccolsi i pensieri
e spasmodicamente chiusi gli occhi
per udire il primo meraviglioso verso.
Nell'oscurità, invece di parole
scorsi un sorriso di donna e nel vento
una chioma svolazzante.
È stato il mio destino.
Dietro di lui ho arrancato senza respiro
per l'intera vita mia.
[ FONTE ]
Jaroslav Seifert (Praga, 23 settembre 1901 – Praga, 10 gennaio 1986)
[ Poeta e giornalista ceco. Nel 1984 fu insignito del Premio Nobel per la Letteratura, "per la sua opera poetica che, dotata di grande freschezza, di sensualità e di una ricca immaginazione, fornisce un'immagine liberatoria dello spirito indomabile e della versatilità umana". ]
[ Premio Nobel 1984 ]
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