Emily Dickinson: 'Mi avviai di Buon'ora...'
Mi avviai di Buon'ora...
Mi avviai di Buon'ora - Presi il mio Cane -
E feci visita al Mare -
Le Sirene dello Scantinato
Uscirono per guardarmi -
E i Vascelli - del Piano più Alto
Stesero Mani di Canapa -
Presumendo ch'Io fossi un Topo -
Arenato - sulla Sabbia -
Ma Nessuno Mi smosse - finché la Marea
Andò oltre le mie semplici Scarpe -
E oltre il Grembiule - e la Cintura -
E oltre il Corsetto - anche -
E fece come se volesse divorarmi -
Per intero come una Rugiada
Sulla Manica di una Campanula -
E allora - mi avviai - anch'io -
E Lui - Lui seguiva - dappresso -
Sentivo il suo Argenteo Tallone
Sulle Caviglie - Poi le Mie Scarpe
Traboccarono di Perle -
Finché incontrammo la Solida Città -
Lui sembrava non conoscere Nessuno -
E inchinandosi - con un Possente sguardo -
A me - Il Mare si ritirò -
(da 'Poesie' - Traduzione di Giuseppe Ierolli)
[ FONTE ]
Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886)
[ Poetessa statunitense, è considerata tra i migliori lirici del XIX secolo. La sua vita fu priva di eventi esteriori: dopo i trent'anni scelse un volontario isolamento nella casa paterna. La sua poesia spazia dalle piccole cose della vita quotidiana – la natura, le stagioni – ai grandi temi dell'anima innestati sul tema della solitudine. ]
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