Iosif Brodskij: 'Poesia per la domenica'
Iosif Brodskij
Poesia per la domenica
Non sono uscito di senno, ma sono stanco dell'estate.
Cerchi nel cassettone una camicia, e il giorno è perso.
Venga l'inverno e copra tutto, presto,
le città e le genti e, innanzitutto, il verde.
Io dormirò vestito, sfoglierò libri in prestito,
finché non se ne andrà per la sua strada l'anno,
quel che resta,
come il cane che sfugge al cieco e che traversa
lungo le strisce pedonali. È libertà
se scordi il patronimico del capo,
se è dolce la tua bocca più della chalvà
di Shiraz e se, col cervello strizzato
come il corno di un capro,
dall'occhio azzurro nessuna stilla scenderà.
(da 'Poesie', Adelphi, 1965 – Traduzione di Giovanni Buttafava)
[ FONTE ]
Iosif Aleksandrovič Brodskij, noto anche come Joseph Brodsky (in russo: Иосиф Александрович Бродский) (Leningrado, 24 maggio 1940 – New York, 28 gennaio 1996)
[ Poeta, saggista e drammaturgo russo naturalizzato statunitense, fu insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1987 e nel 1991 fu nominato Poeta Laureato degli Stati Uniti. Arrestato dal regime sovietico nel 1964 per "parassitismo", fu costretto ai lavori forzati e successivamente all'esilio negli Stati Uniti. È sepolto nel cimitero di Venezia. ]
[ Premio Nobel 1987 ]