Valery Larbaud: 'La maschera'
Valery Larbaud
La maschera
Sempre scrivo con una maschera sul viso;
Sì, una maschera alla moda antica di Venezia,
Lunga, con la fronte compressa,
Affine a un grande muso di raso bianco.
Seduto al mio tavolo, sollevando la testa
Mi contemplo allo specchio, di faccia,
Di tre quarti e osservo
Il profilo infantile e animalesco che amo.
Oh, che un lettore, un mio fratello, a cui parlo
Attraverso questa maschera pallida e brillante,
Venga a deporre un bacio grave e lento
Sulla fronte compressa e sulla guancia tanto pallida,
Ad appoggiare più forte sul mio viso
Quest’altro viso scavato e profumato.
(da 'Le poesie di A. O. Barnabooth', 1913 - Traduzione di Gio Batta Bucciol)
[ FONTE ]
Valery Larbaud, conosciuto anche con gli pseudonimi A.-O. Barnabooth, L. Hagiosy, X. M. Tourmier de Zamble (Vichy, 29 agosto 1881 – Vichy, 2 febbraio 1957)
[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI VALERY LARBAUD ]