Claudio Malune: 'Le tappe che germinano il concetto'
I pensieri privati di foce,
così come l'acqua dei torrenti in piena,
stridono incattivendosi:
hanno lune sottobraccio
e racconti da portare al macero,
eppure non sanno dove migrare.
Mai si dimenticano dei baci, delle strette,
di tutti quei momenti di amorevole
distrazione che ne hanno indorato la corsa
fino in cima, dal cuore dove adagiano
la prima gemma fino agli occhi,
dove sussultano o gemono, ridono
compiaciuti, s'incagliano poi riemergono,
fin sopra la più estrema luce di materia,
filamenti di mente dove scelgono
se partire o restare.
Nel nido dove si fortificano, i pensieri
ricordano tutto, tutto divorano:
l'oro dei desideri, le sconfitte, i pianti
del non detto, l'amarezza del perdono,
l'amore per i sacrifici, la necessità della
creazione.
Come l'eco degli spiriti del valico
che sbatte sui nembi, anche i pensieri,
se privati di una meta coerente,
s'incattiviscono:
battono pegno per ogni fiammata,
e non mentono mai,
scappano
lasciandoci meno orfani.
(Claudio Malune)
Foto di: Nadav Kander