Claudio Malune: 'Nell'ora in cui salpano le stelle fiorite'
Nell'ora in cui salpano le stelle fiorite
Piccola esistenza, bontà tua,
del tuo delicato perdono;
guardami diritto in viso e mostrami come si dorme
con così poca grazia,
con qualche fugace bisbiglio di suono.
Svegliami, ma non spogliarmi:
lascia che questi panni riemergano
del loro triste abbandono.
Petali ovunque... ovunque...
Mi par di ricordarne il profumo sulla sua pelle.
Ovunque!
Nello stesso punto d'un'instancabile vertigine
in equilibrio,
ma le tue mani sulle mie restan sempre quelle.
Partirò, ma non senza averti donato le mie parole.
Talvolta è sufficiente non tremare abbandonandosi al timore
per ritornare poco poco bambini.
Lesti i pensieri sul prato inzuppato si dimenano,
sbattendo di mano in mano
fin dietro le ultime case all'entrata dell'arco dei pini.
Ah, l'età dolce.
Divario fra due complici correnti d'eco.
Straniero come ferita su un corpo d'angelo
t'ho lasciato il mio segno indelebile sulla bocca
legando fino all'ultima vellutata ciocca
le tue fronde di sfoglia a velo.
Partirò, si, ma non senza averti donato tutte le mie parole.
(Claudio Malune)
Illustrazione di: Benjamin Lacombe