FILM * La 25ª Ora: 'Monologo - Fuck You!' (Cit. 1)
In culo ai mendicanti
che mi chiedono soldi
e che mi ridono alle spalle!
In culo ai lavavetri che mi sporcano
il vetro pulito della macchina!
In culo ai Sik e ai Pakistani
che vanno per le strade a palla
con i loro taxi decrepiti
puzzano di curry da tutti i pori
mi mandano in paranoia le narici:
aspiranti terroristi
e rallentate cazzo!
In culo ai ragazzi di Chelsea
con il torace depilato
e i bicipiti pompati
che se lo succhiano a vicenda
nei miei parchi
e te lo sbattono in faccia
sul gay channel!
In culo ai bottegai coreani
con le loro piramidi
di frutta troppo cara,
con i loro fiori avvolti nella plastica:
sono qui da 10 anni e non sanno ancora
mettere 2 parole insieme!
In culo ai russi di Brighton Beach
mafiosi e violenti
seduti nei bar a sorseggiare il loro thè
con una zolletta di zucchero tra i denti:
rubano imbrogliano e cospirano.
Tornatevene da dove cazzo siete venuti!
In culo agli Ebrei Ortodossi,
che vanno su e giù per la quarantasettesima
nei loro soprabiti imbiancati di forfora
a vendere diamanti del sud africa dell'apartheid!
In culo agli agenti di borsa di wall street
che pensano di essere i padroni dell'universo
quei figli di puttana si sentono come Michael Douglas-Gorgon Gekko
e pensano a nuovi modo per derubare la povera gente
che lavora. Sbattete dentro quegli stronzi
della Enron a marcire per tutta la vita!
E Bush e Cheney non sapevano niente
di quel casino?
Ma fatemi il cazzo di piacere!
In culo alla Tyco! Alla Imclone! Alla Adelphia! Alla Worldcom!
In culo ai portoricani
20 in una macchina e fanno crescere
le spese dell'assistenza sociale!
E non fatemi parlare di quei pipponi dei dominicani:
al loro confronto i portoricani sono proprio dei fenomeni!
In culo agli italiani di Bensonhurst
con i loro capelli impomatati
le loro tute di Nylon
le loro medagliette di Sant'Antonio
che agitano la loro mazza da baseball firmata Jason Giambi
sperando in un'audizione per 'I Soprano'!
In culo alle signore dell'Upper East Side
con i loro foulard di Hermesse
e i loro carciofi di Balducci da 50 dollari
con le loro facce pompate di silicone
e truccate laccate e liftate:
non riuscite a ingannare nessuno, vecchie befane!
In culo ai negri di Harlem:
non passano mai la palla,
non vogliono giocare in difesa,
fanno 5 passi per arrivare sotto canestro
poi si girano e danno la colpa al razzismo dei bianchi!
La schiavitù è finita 137 anni fa
e muovete le chiappe, è ora!
In culo ai poliziotti corrotti
che impalano i poveri cristi
e li crivellano con 41 proiettili
nascosti dietro il loro muro di omertà:
avete tradito la nostra fiducia!
In culo ai preti che mettono
le mani nei pantaloni di bambini innocenti.
In culo alla chiesa che li protegge,
non liberandoci dal male.
E dato che ci siamo, ci metto anche Gesu Cristo,
se l'è cavata con poco:
un giorno sulla croce, un weekend all'inferno
e poi gli halleluja degli angeli per il resto dell'eternità!
Provi a passare sette anni nel carcere di Otisville!
In culo a Osama bin Laden,
a Al Qaeda e ai quei cavernicoli retrogradi
dei fondamentalisti di tutto il mondo:
in nome delle migliaia di innocenti assassinati
vi auguro di passare il resto dell'eternità
con le vostre 72 puttane
ad arrostire a fuoco lento all'inferno!
Stronzi cammellieri con l'asciugamano in testa
baciatemi le mie nobili palle irlandesi!
In culo a Jacob Elinsky,
lamentoso e scontento.
In culo a Francis Slaughtery
il mio migliore amico
che mi giudica con gli occhi incollati
sulle chiappe della mia ragazza!
In culo a Naturelle Riviera:
le ho dato la mia fiducia
e mi ha pugnalato alla schiena;
mi ha venduto alla polizia,
maledetta puttana!
In culo a mio padre:
con il suo insanabile dolore
che beve acqua minerale dietro il banco del suo bar
vendendo whisky ai pompieri
e inneggiando ai Bronx Bombers!
In culo a questa città e a chi ci abita!
Dalle casette a schiera di Astoria
agli attici di Park Avenue,
dalle case popolari del Bronx
ai loft di Soho,
dai palazzoni di Alphabet City
alle case di pietra di Park Slop
e a quelle a due piani di Staten Island,
che un terremoto la faccia crollare
che gli incendi la distruggano
che bruci fino a diventare cenere
e che le acque si sollevino
e sommergano questa fogna
infestata dai topi!
No, no, in culo a te, Montgomery Brogan:
avevi tutto e l'hai buttato via,
brutto testa di cazzo! "
[ Yeah, fuck you, too. Fuck *me*? Fuck *you*, Fuck you and this whole city and everyone in it. Fuck the panhandlers, grubbing for money, and smiling at me behind my back. Fuck the squeegee men dirtying up the clean windshield of my car - get a fucking job! Fuck the Sikhs and the Pakistanis bombing down the avenues in decrepit cabs, curry steaming out their pores stinking up my day. Terrorists in fucking training. SLOW THE FUCK DOWN! Fuck the Chelsea boys with their waxed chests and pumped-up biceps. Going down on each other in my parks and on my piers, jingling their dicks on my Channel 35. Fuck the Korean grocers with their pyramids of overpriced fruit and their tulips and roses wrapped in plastic. Ten years in the country, still no speaky English? Fuck the Russians in Brighton Beach. Mobster thugs sitting in cafés, sipping tea in little glasses, sugar cubes between their teeth. Wheelin' and dealin' and schemin'. Go back where you fucking came from! Fuck the black-hatted Chassidim, strolling up and down 47th street in their dirty gabardine with their dandruff. Selling South African apartheid diamonds! Fuck the Wall Street brokers. Self-styled masters of the universe. Michael Douglas, Gordon Gekko wannabe mother fuckers, figuring out new ways to rob hard working people blind. Send those Enron assholes to jail for FUCKING LIFE! You think Bush and Cheney didn't know about that shit? Give me a fucking break! Tyco! Worldcom! Fuck the Puerto Ricans. Twenty to a car, swelling up the welfare rolls, worst fuckin' parade in the city. And don't even get me started on the Dom-in-i-cans, 'cause they make the Puerto Ricans look good. Fuck the Bensonhurst Italians with their pomaded hair, their nylon warm-up suits, their St. Anthony medallions, swinging their Jason Giambi Louisville Slugger baseball bats, trying to audition for "The Sopranos." Fuck the Upper East Side wives with their Hermès scarves and their fifty-dollar Balducci artichokes. Overfed faces getting pulled and lifted and stretched, all taut and shiny. You're not fooling anybody, sweetheart! Fuck the uptown brothers. They never pass the ball, they don't want to play defense, they take five steps on every lay-up to the hoop. And then they want to turn around and blame everything on the white man. Slavery ended one hundred and thirty seven years ago. Move the fuck on! Fuck the corrupt cops with their anus-violating plungers and their 41 shots, standing behind a blue wall of silence. You betray our trust! Fuck the priests who put their hands down some innocent child's pants. Fuck the church that protects them, delivering us into evil. And while you're at it, fuck J.C.! He got off easy! A day on the cross, a weekend in hell, and all the hallelujahs of the legioned angels for eternity! Try seven years in fuckin' Otisville, J.! Fuck Osama Bin Laden, al-Qaeda, and backward-ass cave-dwelling fundamentalist assholes everywhere. On the names of innocent thousands murdered, I pray you spend the rest of eternity with your seventy-two whores roasting in a jet-fuel fire in hell. You towel-headed camel jockeys can kiss my royal Irish ass! Fuck Jacob Elinsky. Whining malcontent. Fuck Francis Xavier Slaughtery my best friend, judging me while he stares at my girlfriend's ass. Fuck Naturelle Riviera, I gave her my trust and she stabbed me in the back, sold me up the river, fucking bitch. Fuck my father with his endless grief, standing behind that bar sipping on club sodas, selling whisky to firemen, and cheering the Bronx Bombers. Fuck this whole city and everyone in it. From the row-houses of Astoria to the penthouses on Park Avenue, from the projects in the Bronx to the lofts in Soho. From the tenements in Alphabet City to the brownstones in Park Slope to the split-levels in Staten Island. Let an earthquake crumble it, let the fires rage, let it burn to fucking ash and then let the waters rise and submerge this whole rat-infested place. ]
(Monologo tratto dal film "La 25ª Ora", 2002, di Spike Lee)
[ Il testo è dello scrittore David Benioff e proviene dal suo romanzo omonimo del 2002, da cui trasse la sceneggiatura per il film
di Spike Lee dello stesso anno ]
Immagine tratta dal film 'La 25ª Ora': Monty Brogan, interpretato da Edward Norton, nella scena del monologo