Claudio Malune: 'L'oceano che ci abita'
Nessuno t'ha mai detto,
seriamente,
cos'è realmente il silenzio?
Allora smetti di leggere e
guarda il mare.
Respira i flutti come fosse un dio
dell'etere a farlo: espira aria e mima la
risacca; prendi fiato e imita la carezza
che l'acqua salata offre alla battigia.
Il silenzio, se nessuno te l'ha mai ninnato
quand'eri bimba, è quel frastuono che
scuote le ossa del mare mosso quando
schiaffa il suo tormento sugli scogli,
schiumante desiderio di straripare vita
ben oltre il confine tracciato dal bagnasciuga.
Anche questo è silenzio: onde fragorose
come sentimenti esplosi folgorando il giorno,
come una storia di cui si narrano solo le parti più
intense e brevi eppure mai i rimasugli del
quotidiano che costruisce il tutto. Silenzio sul
mare. Forse noi stessi siamo quelle onde.
Le sue onde. Oppure io quell'onda e tu la spiaggia!
E allora inspira, espira, inspira ancora. Respira.
Io che vado, tu che resti. Quando credo di indietreggiare
per sempre e in un attimo ostinatamente ritorno,
finché c'è sabbia da lambire in eterno
e un posto a cui sempre rincasare.
(Claudio Malune)
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Foto di: Christy Lee Rogers