Claudio Malune: 'La miglior disavventura di Salinger fu la vita'
Narrandomi la balsa
come dei suoi fiori dell'eclisse,
il tempo m'è amico nell'ascolto
e forse più del lasciato ieri
sarò ad un palmo dal tiepido bagnasciuga.
Nuotano le alghe morenti,
nuotano. Il pianoforte suona
di soffi rochi la marea stanca,
e i cespugli ci daran le loro frasche
per addormentarci ancora
o lasciarci orlar la pelle di tanta frescura.
Per te, livrea di fiocchi,
per me, portantino di suggestioni.
Spogliati di salmastro prima che ristagni,
spogliati.
Tremante di me ho il tuo corpo pio,
timido ai navigli,
timido al disarmante tatto.
Manca la voglia di lasciare sul tavolo di mogano
la pipa appena spenta.
Manca l'erica che si dibatte
sui muri dei vicini mai conosciuti,
mancan le parole al mio pennino
intristito.
Oggi la pianura inviso mi scardina.
Seguito a porti quesiti dolcemente sterili,
(per me) ruvidi, ossuti.
E poi la foce di quel torrente che s'ingrossa,
ma non chiedermi il perché di tanta
meravigliosa naturalezza.
La vita scopre morte, la morte.
La vita può scoprire vita?
Manca l'ossigeno alle begonie ammalate,
e quell'acqua così si disfa del suo delirante specchio.
Ripenso ai miei giorni.
Il torrente sfocia il mio silenzio.
(Claudio Malune)
Scultura col chewing gum di: Maurizio Savini
Foto di: Ninni Romeo, 'Villa Adriana, 2011'
Immagine tratta dal film "Resident Evil: Extinction", 2007, di Russell Mulcahy
Immagine tratta dal film "Zombi" | Dawn Of The Dead | 1978, di George A. Romero
Immagine tratta dal film "Lo Squalo 2", 1978, di Jeannot Szwarc
Immagine tratta dal film "Overlord", 2018, di Julius Avery