Claudio Malune: 'La foce e la tramontana'
..E spio il tempo eppur mi s'allontana.
..E bruco di meraviglie questa radura
che non è mai impertinente,
e che pur mai così selvaggia, così mi s'allontana..
Braccia libere si sazian del tuo tocco invernale, e duran poco le tue corse solerti
che in vanti di brezza s'accampan soffiando.
..E spio le tue dolci risonanze al Monte,
spigoli d'armonia e vedute sui costoni asciutti.
..E spio quel ramo sulle mie acque coricate,
la rapidità che non fa rumore, la fuga lesta che mi segue e muore.
Le tue braccia libere dietro me che fuggo al mare
come filo d'entusiasmo.
Le tue braccia libere dietro me che son del mare,
donan fili d'entusiasmo.
Frettolosa la mia discesa sul torrente disarmato,
nei focolai sepolti dalla riva che si espande.
Ho cercato di nasconderti i miei abbracci di nascituro freddo,
ma la tua è stata la vendetta di uno sguardo che tace,
e mai nessuno, mai nessun viso, se non il ponte di canne,
li ha ancora dimenticati.
Ti lego a me nella tua discesa al frangiflutti.
Ti lego a me nei versi di questo porto d'asfodeli.
Sai che è solo un raggio, ma la distanza che lo porge
è tua amica.
Le tue braccia libere dinanzi a me che sfuggo il mare
come filo d'entusiasmo.
Le tue braccia libere dinanzi a me che son dell'aria,
donan fili d'entusiasmo.
(Claudio Malune)
Dipinto di: Victor Castillo
Foto di: Stefano Cerio
Immagine tratta dal film "Creepshow", 1982, di George A. Romero