Claudio Malune: 'Fuoco Greco'
Valentina,
ch'è il giorno fra le sue Veneri a sussurrarti,
chi fu l'eremita che disse
che servon parole d'ogni labbra
per raccontarti così bella?
Bontà dei rintocchi del campanile
in quel dì che ancor si orna della sua festa,
m'accostai ai poggi per sentirli appena
come fossero mugolii in sospensione perenne,
ch'io potei quasi sentirne il tocco.
Oh, visione dell'imperituro,
vivrebbero nel passato le mie libertà
pur di vederti aprir gli occhi
nell'abbandono della nascita,
e vivrebbero mill'anni nel tempo le mie ambizioni
pur di veder stillare il vento
dai trespoli che s'imbastisce il tramonto,
quando tutto è sera,
quando l'anima salda i suoi debiti col sereno.
Oh, eternità,
ambigua creatura..
Finisce la bontà di quei rintocchi all'imbrunire,
e tutto ciò che penso possa mostrarsi sentimento
mi traghetta,
dove non servono nomi per far dello splendore
un viso da baciare.
I boschi di conifere
inseguono l'immondo dei miei occhi socchiusi,
e le spiagge nere del cosmo,
i pulsar che parlano di vuoto alle stelle cadute,
i mari che non han conchiglie da contare,
oh, tutto ciò che possa mostrarsi sentimento
mi traghetta..
La foce che non ha fiume
come vive nella sua sete di sboccare?
Nel viaggio che m'attende
ci son parole che son crogiuolo dei passanti,
ma dirle,
dirle al vento so che non m'ascolterebbe.
Nel viaggio che m'attende
c'è linfa di luparia da cogliere prima che sia notte,
e nella notte t'ho veduta,
pallida fra gli aquiloni settembrini,
nelle tue vesti e nel tuo andar da cherubino,
nella notte t'ho veduto,
fuoco greco...
(Claudio Malune)
Foto di: Monica Di Brigida, 'Il velo giallo'
Foto di: Carlo D'Orta, 'Biocities - Roma Tiburtina 14'
Immagine tratta dal film "La Regina Dei Castelli Di Carta", 2009, di Daniel Alfredson
Immagine tratta dal film "Johnny Mnemonic", 1995, di Robert Longo
Immagine tratta dal film "The Monkey's Paw", 2013, di Brett Simmons