Claudio Malune: 'Ritratto di creatura'
Ritratto di creatura
'Un animale follemente innamorato
di poesia', eccola, è la mia confessione.
Un animale, una creatura feconda che
non urla stupore, non grida, ti guarda negli
occhi e pensa che non esista nient'altro sopra
l'azzurro, solo versi da ammantarvi.
Cos'è, dopotutto, la necessità di tutto, se mi basta
il nulla per spiegarlo? Nessun tramonto,
nessuna eclisse, nessun appunto da fare
al crepuscolo: sono un animale follemente
ferito dalla poesia! Vorrei non fossi con me,
stasera. Vorrei averti lontano un milione di
pensieri, che fossero vicine quelle
pupille per cui stanotte mi consoli, per la quale
esalti in me quest'ibrido fra monsoni esuli,
che portano al largo ogni alito e accrescono le mura
che m'imbottigliano il fiato. Volo schiantato,
improvvisa traiettoria del trabucco; vorrei
non fossi con me, poesia. Non stanotte.
Tra il pensiero e l'animale che lo inasprisce,
esiste un parto di sguardi complici che
più non s'attorcigliano.
(Claudio Malune)
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Giovanna Lei, foto ispirata alla poesia 'Ritratto di creatura'
Dipinto: Paul Cézanne, 'Urteil des Paris' (1862-1864)