Claudio Malune: 'D'azzurro perenne l'agapanto'
..E t'ha accarezzato il viso
ma non c'è pace,
non c'è pace.
Serra gli occhi,
che nel clivio di domani
non ha senso rotolarci,
che oggi è presto,
che ieri è stato tardi.
Serra gli occhi,
serrali,
che ambedue le palpebre
stanche
vivon d'ubertà lacrimevole
le febbrili secche,
che il vento parla
di ulivi e calura,
ma a chi raccoglierli
il cuor non ha saputo dirlo.
E t'ha accarezzato il viso
ma non c'è pace,
non c'è pace.
La delusione scaccia viti
ed inutili stecche,
della Vita ricordata.
Sconosciute stelle,
astri dell'ovest silente.
Piedi che frustrano
il vetrame dei porticcioli,
e del sangue grumoso
che s'additano
i ricordi fumanti,
d'orti e spighe
cinturanti il vento.
Oh, astri d'occidente..
(..E mi manchi..Mi manchi..
Mi manchi..)
Nessun verbale supplizio
asciugherà i flutti
di queste deboli distrazioni,
di queste mille
sconosciute stelle.
Fu la sua voce d'oltremare
a non tradirti, a udir
che di lui respiri ancora
l’età fanciullesca,
l'età sussurrata appena,
come d'azzurro.
D'azzurro perenne
l'agapanto...
(Claudio Malune)
Dipinto con la tecnica del 'bottle crash' di: Shōzō Shimamoto
Dipinto di: Giovanni Cerri
Immagine tratta dal documentario "The Cove", 2009, di Louie Psihoyos
Immagine tratta dal film "Accerchiato", 1993, di Robert Harmon
Immagine tratta dal film "Mr. Brooks", 2007, di Bruce A. Evans