Claudio Malune: 'Ragnatela di vento'
Ragnatela di vento
Martirio d'onnipotenza
sventolar su quest'eliporto
magenta
l'aria che mi copre di
turbinii e meliche.
L'infinito s'insuffla della tua
rimembranza, dei propositi
che nessuno ha ancora
l'impavidità di calpestare,
del camminarci ora che è severa fiamma.
Ma quale onnipotenza m'azzardo
a citare impropriamente?
Ma quale martirio?
Tu potresti essere la mia verità,
il mio continente alla deriva,
il saggio che reciterei con le sabbie
alle cantilene del crepuscolo.
Lucida le tue labbra,
destino,
dell'onnipotenza il mio martirio.
Mietere il fieno della lena
solamente con la letizia
di uno sguardo errabondo,
l'ho scordato.
Ma non importa.
Le vesti d'ignara presenza
dietro i campi d'orzo maculati
d'estività tardiva,
e il raccoglier tuo china
i pinoli
più in là del ginepraio,
li ho dimenticati.
Ma non importa.
Tu starai bene (..starai bene..)
ed io,
spiaggia del fu disincanto
e sabbia asciutta,
di monili e lische ed umiltà salata,
lo vedrò nei tuoi occhi
il limite e il suono.
Scordami,
e toccami,
oh fioca, esule,
ragnatela di vento...
Martirio d'onnipotenza
sventolar su quest'eliporto
magenta
l'aria che mi copre di
turbinii e meliche.
L'infinito s'insuffla della tua
rimembranza, dei propositi
che nessuno ha ancora
l'impavidità di calpestare,
del camminarci ora che è severa fiamma.
Ma quale onnipotenza m'azzardo
a citare impropriamente?
Ma quale martirio?
Tu potresti essere la mia verità,
il mio continente alla deriva,
il saggio che reciterei con le sabbie
alle cantilene del crepuscolo.
Lucida le tue labbra,
destino,
dell'onnipotenza il mio martirio.
Mietere il fieno della lena
solamente con la letizia
di uno sguardo errabondo,
l'ho scordato.
Ma non importa.
Le vesti d'ignara presenza
dietro i campi d'orzo maculati
d'estività tardiva,
e il raccoglier tuo china
i pinoli
più in là del ginepraio,
li ho dimenticati.
Ma non importa.
Tu starai bene (..starai bene..)
ed io,
spiaggia del fu disincanto
e sabbia asciutta,
di monili e lische ed umiltà salata,
lo vedrò nei tuoi occhi
il limite e il suono.
Scordami,
e toccami,
oh fioca, esule,
ragnatela di vento...
(Claudio Malune)
Plastinazione eseguita da Gunther von Hagens
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Wildlife Art: James Prosek
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Immagine tratta dal film "Il Giorno Di San Valentino", 1981, di George Mihalka
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Immagine tratta dal film "The Shrine", 2010, di Jon Knautz
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