Claudio Malune: 'L'aria che intesse d'oro gli occhi dolci di V.'

L'aria che intesse d'oro gli occhi dolci di V.

Dorme il sottobosco,
dormon le betulle e i rami di faggio,
sonnecchia la sequoia
in un sonno complice e saggio.
Il profumo della pioggia
sveglia anche i tuoi occhi,
fragili e dolcissimi;
le tane s’accendono e nel tuo volo
la giovinezza degli abeti si specchia,
dorando i suoi alti loggioni foltissimi.
Goccia dopo goccia,
il bosco s’adorna al luccichio
del tuo passaggio;
cuore di bimba,
così docile è il tuo accudir la notte
ed ogni stella,
l’oscurità ed ogni suo raggio.
Così docile è il tuo incessante pregar la vita,
mano nella sua mano,
polvere d’oro fra le tue dita.
Ami e sei amata,
ami e sei sognata,
cuore del tocco
dell’anima d’una fata..

(Claudio Malune)