Claudio Malune: 'Ascoltami con le tue labbra'
Hai visto,
hai visto l’erba oscillare come un dono
del tramonto vellutato, assopito dietro il bosco.
Hai visto,
hai visto le ultime frasi dell’alba dipingersi nel mare
come fosse timido il segreto appena custodito.
Hai visto me,
hai visto me mentre guardandoti arrossivo,
come in pace, fra i tuoi occhi nomadi,
nomade anch’io di vederti tremare.
Il mondo ti fa silenzio e il silenzio t’è grato
quando sfiori il suo spazio cullandolo,
con dita morbide tu, tu pari meno distante,
nei tuoi disegni e nelle tue parole semplici
pari meno sfuggente, meno sola.
Ascoltami anche se non puoi, anche se lo vorresti,
ascoltami a palmi chiusi in un sorriso di dolcezza,
ascoltami con le tue labbra,
solo con le tue labbra.
Hai toccato,
hai toccato il vascello del sole mentre ancora salpava
e l’hai fatto tuo per ricamarci sopra un pensiero mattutino.
Hai toccato,
hai toccato tutte la cose del giorno per dar loro un nome vero,
un nome e un suono che le rendesse sibilii del tuo presente,
udibili nel cuore.
Hai toccato,
hai toccato il mio viso e son tornato bimbo di ieri,
per ricordarti quant’era vivo e puro il sapore della spensieratezza.
Ascoltami anche se non puoi, anche se ora non è necessario,
ascoltami perché ti penso e penso a noi nel tuo sorridermi,
ascoltami e sentimi con le tue labbra socchiuse,
solo con le tue labbra socchiuse.
(Claudio Malune)
Disegno di Sagaki Keita che riprende la scultura 'Amore e Psiche' di Antonio Canova
Street Art: Flix
Immagine tratta dal film "Lanterna Verde", 2011, di Martin Campbell
Immagine tratta dal film "Sorum", 2001, di Jong-chan Yun