Piero Bigongiari: 'L'Arno'
L'Arno
È nell'Arno un lamento che non udremo
dagli altri ponti, in polvere azzurra
spariscono quelle favolose finestre:
vi appoggiaste per un niente coi gomiti acuti
mordendo le albicocche repentine.
Colme di rena pesano le barche
tra la piena dei ponti,
e il vento arde i cortili, agita un'alta
luna sul colle e quaggiù un folle sguardo
in occhi puerili.
Un ricordo vi manca, o mie serrate
fanciulle alle fontane
udendo empirsi i secchi e in vane orme
la vostra vita: sui ginocchi strane
guardate il mondo e forse sorridete.
(da 'La figlia di Babilonia', Parenti, 1942)
[ FONTE ]
Piero Bigongiari (Navacchio, 15 ottobre 1914 – Firenze, 7 ottobre 1997)
[ Poeta e critico letterario italiano. Insegnò Storia della Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea all'Università di Firenze. È considerato esponente di un Ermetismo purista in cui dominano metafisicamente il tema dell'assenza, un forte anelito religioso e la trasfigurazione simbolica della realtà. ]
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