Rocco Scotellaro: 'Dormono sulle selci più grosse'
Rocco Scotellaro
Dormono sulle selci più grosse
Le ginestre delirano dei canali.
E colombi e tordi invano
nelle ore risalgono
il cammino dell'acqua.
Battono il primo grano nel piazzale.
Un'altra sera e vi sarà nidiata
d'uomini distesi nell'aiata.
Così maggio è passato
un aereo nel cielo
che lo guardi fin che puoi
una fanciulla nel tenero velo
l'adolescenza scritta nel quaderno
un limbo, ora l'inferno.
Ora hanno trovato
le donne nello stipo
un serpente addormentato
E i mietitori nelle giubbe rosse
cercano il letto sulle selci grosse.
1948
(da 'Margherite e rosolacci', Mondadori, 1978)
[ FONTE ]
Rocco Scotellaro (Tricarico, 19 aprile 1923 – Portici, 15 dicembre 1953)
[ Poeta, scrittore e politico italiano impegnato nella lotta per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei contadini. La sua poesia è caratterizzata da da un'ambientazione pastorale serena, da un'armonia di immagini e visioni che esaltano la vita bucolica. ]