Umberto Saba: 'Mediterranea'
Umberto Saba
Mediterranea
Penso un mare lontano, un porto, ascose
vie di quel porto; quale un giorno v'ero,
e qui oggi sono, che agli dèi le palme
supplice levo, non punirmi vogliano
di un'ultima vittoria che depreco
(ma il cuore, per dolcezza, regge appena);
penso cupa sirena
– baci ebbrezza delirio – ; penso Ulisse
che si leva laggiù da un triste letto.
(da 'Mediterranee', Mondadori, 1946)
[ FONTE ]
Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste, 9 marzo 1883 – Gorizia, 25 agosto 1957)
[ Poeta italiano tra i massimi del '900. Di famiglia ebraica, fu avviato agli studi commerciali, e fu per lunghi anni direttore e proprietario di una libreria antiquaria a Trieste. La sua poesia, quasi intimo diario e confessione, indaga le cose ultime, la donna, l'amore, il senso atavico del dolore. La sua opera è raccolta nel "Canzoniere ". ]
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