Jesús Munárriz: 'Fugace ritorno'
Jesús Munárriz
Fugace ritorno
Ritornare nella lontana città dell'infanzia,
scrutare nuovamente tra i coetanei,
recuperare quella posizione perduta da tempo,
un ambiente accogliente nelle giornate fredde,
tessuto di consuetudini e complicità.
Ricordare angoli dimenticati,
volti offuscati, strade,
nomi, modi ed espressioni.
Cancellare così tanta distanza in poche ore
di felice riunione.
Passeggiare lungo marciapiedi familiari
e giardini che continuano
a far crescere quegli alberi
che la memoria conserva in dolci segreti.
Essere di nuovo quello che fu, quello che fosti,
pagina già voltata
di una storia che ti ha condotto qui,
a questo giorno, bambino, per qualche ora
nella tua vecchia città,
in fondo uguale, ma così diversa,
e partire, andare via presto,
recuperare le faccende di un altro mondo lontano
da questi paesaggi che mostrano
con la loro presenza improvvisa
il loro logorio quotidiano,
il passare degli anni,
così come il tuo stesso declino.
(da 'Questi tuoi occhi', 1981)
[ FONTE ]
Jesús Munárriz Peralta (San Sebastián, 1940)
[ Poeta, editore e traduttore spagnolo. Dal 1975 dirige le Edizioni Hiperión. Dopo aver sospeso gli studi di Architettura, si laureò in Filologia Tedesca. Ha tradotto in spagnolo Friedrich Hölderlin, Rainer Maria Rilke, Paul Celan, Louis Aragon, Oscar Wilde, William Shakespeare e Fernando Pessoa. ]