Antón Arrufat: 'Realtà della pagina'
Antón Arrufat
Realtà della pagina
In un'ora, un minuto, un secondo
— davvero, precisamente, quanto? —,
metto le pietre, costruisco uno stagno,
l'acqua scorre fino a riempirlo,
faccio nuotare i pesci, crescere il muschio,
verdenero lo ripristino,
lo faccio odorare - senza tempo - di marciume,
immobilizzo le acque,
rifletto una stella,
noto l'assenza di alberi,
apro uno spazio su questa linea,
poi pianto un salice e un cipresso
- ricordo di due parole
che Juan Clemente Zenea scelse in carcere.
Con i rami cresciuti tocco l'acqua.
Immune al vento atroce del tempo,
mi siedo sulla riva dello stagno,
lentamente appare il cigno.
(da 'Il vecchio carpentiere', 1999)
[ FONTE ]
Antón Arrufat Mrad (Santiago di Cuba, 14 agosto 1935 – L’Avana, 21 maggio 2023)
[ Poeta, drammaturgo, romanziere e saggista cubano di padre catalano e madre libanese. Nel 1968 fu osteggiato dal regime castrista e gli fu impedito di pubblicare a causa della sua omosessualità. La sua poesia, solitaria e attenta alle piccole cose, ha toni minimali e riflessivi. ]