Emanuel Geibel: 'Giornate soleggiate dell'autunno'
Emanuel Geibel
Giornate soleggiate dell'autunno
Giornate soleggiate dell'autunno,
Giorni che mi renderanno intero
Quando un balsamo per le ferite che sanguinavano
Scende in silenzio sull'anima!
Amare le ore per rimuginare
In silenzio, riposo benefico,
E con un movimento più tranquillo
Solleva ora il seno laborioso.
Per riposare dall'impegno del mondo,
Costruire sulla base profonda dell'anima -
Questa è la mia unica brama,
Nel silenzio dell'amore per lo sguardo.
Sulle colline, attraverso le valli, vago
Dove chiamano i dolci richiami
Seguendo ogni chiaro raggio di sole,
Caso rovente o infantile.
Lì dove girano le foglie,
Io rastrello con orecchio riverente;
Tutto ciò che sta crescendo o morendo,
Sbiadendo o fiorendo, ho sentito.
Beato, imparo la mia lezione
Come attraverso l'ampiezza del mondo
Materia e spirito insieme
La loro concordia è eterna.
Cosa soffia nella foresta frusciante,
Prende vita dal sole e dalla pioggia,
È un simbolo di verità immortale
All'anima che può leggerlo chiaramente.
Ogni più piccolo piano che sboccia
Con il profumo della sua nascita
Tiene nella sua tazza il segreto
Di tutta la misteriosa terra.
Guarda giù dalle scogliere in silenzio,
Parla nel lungo mare delle onde -
Ma tutto il suo meraviglioso significato
Solo il poeta può dirlo.
(da 'Juniuslieder', 1854)
[ FONTE ]
Emanuel Geibel (Lubecca, 17 ottobre 1815 – Lubecca, 6 aprile 1884)
[ Poeta tedesco. Epigono del tardo Romanticismo, vicino alla corte di Massimiliano II di Baviera, scrisse anche numerose poesie politiche che inneggiavano all'unificazione della Germania con la Prussia. Esperto di culture classiche, tradusse dal greco e dal latino. ]