Fernando Bandini: 'Latte che trabocca'
Latte che trabocca
Che cose della vita porterei
se potessi con me nel mio ultimo viaggio
per salvarle da un calcinante oblio?
Rinchiuderei dentro un'ampolla il raggio
di un tramonto che ho visto a Malamocco
da un battello deserto mentre seguendo i venti
d'autunno i cormorani ci dicevano addio.
E assieme a quelle fioche
gocce d'oro del mondo raccolte da un oblò
io porterei con me
qualche odore:
l'aroma
di foglie scompigliate e frante quando
il corpo tra di esse si apre un varco
pensandosi immortale,
e là, dietro le piante, c'è l'imbarco
di Caronte che attende;
ma il cuore non si arrende, ascolta le cicale
della sua brama e ingenti sogni stanzia
per l'alloro (che tocca
solo a pochi poeti), per l'amoroso mirto.
Ma soprattutto porterei con me
un odore scomparso dell'infanzia:
l'odore un po' strinato del latte che trabocca
sopra un fornello a spirito.
(da 'Meridiano di Greenwich', Garzanti, 1998)
[ FONTE ]
Fernando Bandini (Vicenza, 30 luglio 1931 – Vicenza, 25 dicembre 2013)
[ Poeta, scrittore e docente italiano di stilistica e metrica presso l'Università di Padova. Aveva la capacità di scrivere non solo in italiano ma anche nel dialetto vicentino e in latino, lingua che aveva appreso nonostante non avesse praticato studi classici. ]