Carlos Edmundo de Ory: 'Eros tremendum'
Carlos Edmundo de Ory
Eros tremendum
Nella notte del sesso cerco luce
e incontro soltanto l'oscurità,
sacro il mio corpo sacrifica età
senza tempo sul tuo croce su croce.
Gravito su e giù, la testa l'atroce
muro percuote della tua città
senza porte dove alla fine là
nel buio un lucernario mi introduce.
Sulle pietanze tovaglia è la schiena
le mie gambe e le braccia vanno insieme
con le tue a formare uno scorpione.
Le due mele il mio contatto abbandona
e dorme sul vassoio del tuo ventre
come un bicchiere il mio enorme cuore.
Parigi, 10 novembre 1961
(da 'Sonetto vivo', 1988)
[ FONTE ]
Carlos Edmundo de Ory (Cadice, 27 aprile 1923 – Thézy-Glimont, 11 novembre 2010)
[ Poeta, saggista, epigrammista e aforista spagnolo, esponente del Postismo, sintesi delle avanguardie del '900. Figlio del poeta modernista Eduardo de Ory, dopo aver viaggiato per l'Europa si stabilì ad Amiens come bibliotecario della Maison de la Culture. ]
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