Elizabeth Jennings: 'Nel salottino di un ospedale psichiatrico'
Elizabeth Jennings
Nel salottino di un ospedale psichiatrico
Un Utrillo sul muro. Una suora sta salendo
le scale a Montmartre. Sotto, seduti, noi pazienti.
Non sembra il momento per lucide rime;
troppe alterazioni. Non sembra il momento
in cui qualcosa possa fecondare o crescere.
È come se un urlo si spalancasse,
una bocca che chiedesse a tutti di ascoltare.
Troppe persone piangono, troppe si nascondono
e si guardano dentro. Ho paura,
qui non ci sono giubbotti di salvataggio da indossare.
La suora sta salendo quelle scale. La stanza
si sposta finché la polvere vola tra i nostri occhi.
L'unica speranza è che arrivino i visitatori
a parlare di cose diverse dalla nostra malattia...
Tutto è così stagnante eppure nulla muore.
(da 'La mente ha montagne', 1966)
[ FONTE ]
Elizabeth Joan Jennings (Skirbek, Boston, 18 luglio 1926 – Bampton, 26 ottobre 2001)
[ Poetessa inglese. Considerata tradizionalista piuttosto che innovatrice, è nota per la sua poesia lirica e la padronanza della forma. La sua opera mostra una semplicità di metro e rima condivisa con i poeti di "The Movement": Philip Larkin, Kingsley Amis e Thom Gunn. ]
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