Vladimir Nabokov: 'La poesia'
Vladimir Nabokov
La poesia
Non la poesia d'occaso che plasmi quando pensi ad alta voce,
con il suo tiglio in inchiostro di china
e i fili del telegrafo sopra la rosea nube;
né l'interno tuo specchio, con le fragili
spalle nude di lei che ancora vi balenano;
non il lirico clic di una rima tascabile,
il motivetto che ti dice l'ora;
e non le monetine e i pesi sui giornali
della sera impilati nella pioggia;
non i cacodemoni del tormento carnale;
non la cosa che puoi dire assai meglio
in prosa...
ma la poesia che piomba da altezze sconosciute
quando attendi gli spruzzi dalla pietra
laggiù lontano, e corri alla penna come un cieco,
e dopo giunge il brivido e poi ancora...
nel viluppo dei suoni, leopardi di parole,
insetti come foglie, ocellati uccelli
si fondono formando una silenziosa, intensa
trama mimetica del perfetto senso.
(da 'Poesia', n° 55, ottobre 1992 - Traduzione di Massimo Bocchiola)
[ FONTE ]
Vladimir Vladimirovič Nabokov (Pietroburgo, 23 aprile 1899 – Montreux, 2 luglio 1977)
[ Poeta, scrittore, saggista, critico letterario, entomologo e drammaturgo russo naturalizzato statunitense, è conosciuto soprattutto per il romanzo "Lolita " (1955). Ha scritto in russo e in inglese. ]
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