Antonio Porpetta: 'L'amore'
Antonio Porpetta
L'amore
Lei dorme dolcemente
con un lento galoppo di gazzelle
sdraiato sulla sua fronte. È bella
come un frutto fresco, come un'agata,
come un capitello scolpito. Ascolto
l'andatura lontana delle sue palpebre,
la navigazione immobile del suo oblio,
la sua esatta serenità di menta.
Un lieve profumo
di sorgenti nascoste
mi svela il suo corpo, quella chiara campagna
di canne e di liuti
dove le mie labbra posano la loro
razzia fluviale, all'inseguimento. Non c'è distanza
più breve dalla fiamma
o alba più pura. Si intuisce un'alchimia vorace,
un ribollire
sottopelle,
come una semina permanente
di viti e crogioli.
Eppure il tempo
maneggia oscuro i suoi scalpelli,
il suo tenace trapano:
so che il trionfo
sarà suo, che nulla può sfuggire
alla sua ostinata presenza.
E senza volerlo vedo
l'edera ricoprire l'altezza
dei suoi seni, la sua bocca desolata,
abbattuta e sottomessa la sua vita,
devastato il suo ventre luminoso,
e una fontana di ghiaccio
su quell'isola bruna che ora emerge
fertile e sfidante
nel suo mare di opali ardenti.
Ma lei dorme, calda ed estranea,
protetta dalla schiuma.
La contemplo,
serena la mia parola, fiduciosa:
perché il tempo non
rovescerà mai il suo sogno,
e continuerà la sua fronte con un lento
galoppo di gazzelle,
salvata dall'amore, redenta.
(da 'Il clavicembalo davanti allo specchio', 1984)
[ FONTE ]
Antonio Porpetta Román (Elda, 14 febbraio 1936 – Madrid, 25 luglio 2023)
[ Poeta, scrittore e saggista spagnolo. Autore giunto tardi alla poesia, nelle sue opere stabilisce una dimensione poetica che ha più a che fare con la voce e lo "slancio" dell'umano essere se stesso e con la struttura formale del poema che con dati realistici o contributi soggettivi. ]