Anna Achmatova: 'I versi'
Anna Achmatova
I versi
a Vladimir Narbut
Sono il succo delle insonnie,
il moccolo di storte candele,
il primo colpo mattutino
di centinaia di bianchi campanili...
Sono il tiepido davanzale
sotto una luna di Cernigov,
sono api, sono trifoglio,
sono polvere, tenebre, afa.
Aprile 1940
(da 'La corsa del tempo', Einaudi, 1992 – Traduzione di Michele Colucci)
[ FONTE ]
Anna Andreevna Achmatova, pseudonimo di Anna Andreevna Gorenko (Bol'soj Fontan, 23 giugno 1889 – Mosca, 5 marzo 1966)
[ Poetessa russa. Fu osteggiata dal regime sovietico per il suo "estetismo" e per il "disimpegno politico". La sua poesia spesso scarna, libera dalle analogie simboliche, scolpita fino all'osso, si veste di un'ironia e di una malinconia che sconfinano nel disincanto. ]
[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI ANNA ACHMATOVA ]