Bella Achmadulina: 'E in ultimo ti dirò - Addio'
Bella Achmadulina
E in ultimo ti dirò - Addio
E in ultimo ti dirò - Addio,
e non promettermi amore.
Perderò la ragione. O troverò
la sublime serenità della follia.
Come mi hai amato? Pregustando
l’offesa della fine. Ma non è questo…
Come mi hai amato? Offendendo i principi
dell’amore. Ma in modo così goffo…
Crudeltà del fallimento, io
non ti perdono. Vivo cammino,
vedo il bianco mondo,
ma il corpo mio è deserto.
La mente vorrebbe ancora un piccolo
lavoro. Ma son deboli le mani.
E uno sciame di odori e di sapori
in volo sghembo si allontana da me.
Bella Achatovna Achmadulina (Mosca, 10 aprile 1937 – Mosca, 29 novembre 2010)
[ Poetessa russa. Fece parte, con il primo marito Evgenij Evtušenko e con Andrej Voznesenskij, della generazione poetica poststaliniana, favorita dal "disgelo" distaccandosi dalla retorica ufficiale. Condusse un'originale ricerca sul linguaggio, con purezza espressiva e fede nella parola. ]