Emily Dickinson: 'Buongiorno, mezzanotte'
Buongiorno, mezzanotte
Buongiorno, mezzanotte.
Torno a casa.
Il giorno si è stancato di me:
come potevo io – di lui?
Era bella la luce del sole.
Stavo bene sotto i suoi raggi.
Ma il mattino non mi ha voluta più,
e così, buonanotte, giorno!
Posso guardare, vero,
l'oriente che si tinge di rosso?
Le colline hanno dei modi allora
che dilatano il cuore.
Tu non sei così bella, mezzanotte.
Io ho scelto il giorno.
Ma, ti prego, prendi una bambina
che lui ha mandato via.
Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886)
[ Poetessa statunitense, è considerata tra i migliori lirici del XIX secolo. La sua vita fu priva di eventi esteriori: dopo i trent'anni scelse un volontario isolamento nella casa paterna. La sua poesia spazia dalle piccole cose della vita quotidiana – la natura, le stagioni – ai grandi temi dell'anima innestati sul tema della solitudine. ]
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Immagine tratta dal film "Buongiorno, Notte", 2003, di Marco Bellocchio
[ NOTE: il titolo del film è ispirato a questa poesia di Emily Dickinson, nella traduzione del 2001 ad opera del poeta e romanziere Nicola Gardini, che per primo ha utilizzato la forma 'Buongiorno, notte' ]
[ FONTE 1 ]
[ FONTE 2 ]