Fatos Arapi: 'I lavoratori'
Fatos Arapi
I lavoratori
Entrano costantemente nelle poesie,
giorno e notte
Non aspettano che i pesanti cancelli vengano aperti
dall'amore intellettuale, dal pensiero raffinato e delicato.
Entrano nelle poesie come entrano nelle fabbriche, negli impianti,
Pieni di energia,
rumore e passione.
Suonano le sirene, accendono i motori, iniziano a lavorare.
La facciata della poesia risuona di trapani, di torni.
L'aria grigia e metallica trema per le vibrazioni.
Montano le impalcature,
i versi.
Con un saldatore in mano saldano
ferro e ritmi e dolci rime,
Verificano i calibri e la forza
dei nostri pensieri
e dei nostri amori.
(da 'Poesie e versi', 1966)
[ FONTE ]
Fatos Arapi (Zvërnec, 19 luglio 1930 – Tirana, 11 ottobre 2018)
[ Poeta, romanziere, traduttore e giornalista albanese, considerato il più importante poeta del Novecento in patria. Dal 1973, dopo le critiche del regime al "Dramma di un anonimo partigiano ", non pubblicò più fino al 1989. ]