David Maria Turoldo: 'Un rombo di parole ha vinto'
Un rombo di parole ha vinto
25 aprile 59
Sotto gli occhi fan grumo
lacrime e fango dei morti
erranti per le città.
Ora più soli dei cani,
svagati nei bar a guardare
tutti e nessuno,
o fermi alle porte di casa.
Sono innumeri volti
allora allucinati da speranze
e furori troppo a lungo repressi.
Scendevano dai monti
o sorgevano dal selciato
rotto, e cantavano
per dimenticare fame
e derisione di fratelli
e celare al nemico
la penuria di armi.
Non avevano armi e pregavano
per te, Italia: «O umile
Italia, ti liberiamo.
La paura ci ha abbandonati
vivi in mezzo alle macerie».
Di nuovo lasciati soli
dalle città ritornate a festa.
Ma non chiedono
nessuna vendetta o pietà.
(da 'Se tu non riappari', Mondadori, 1963)
[ FONTE ]
David Maria Turoldo, al secolo Giuseppe Turoldo (Coderno, 22 novembre 1916 – Milano, 6 febbraio 1992)
[ Poeta, presbitero, teologo, filosofo e scrittore italiano, membro dell'Ordine dei servi di Maria. Fu sostenitore delle istanze di rinnovamento culturale e religioso della Chiesa, di ispirazione conciliare. ]
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