Elio Filippo Accrocca: 'Ritorno a Portonaccio'
Elio Filippo Accrocca
Ritorno a Portonaccio
Mutato ponte e più mutate cose
dell'inesausto vivere
negli afoni mattini. Si fa monte
il ricordo degli anni quando ancora
intatta era l'immagine dei pini
densi di fumo e l'isola
di verde m'accoglieva
ogni giorno al passaggio contemplato
dei treni amici e delle amiche grida.
Oggi mutata è pure la mia vita
e i desideri, e il senso
delle parole s'è trasfigurato:
tanta merce è passata e tanto fiato...
Solo intatto mi resta
l'intramontato innesto (amore? odio?)
per il mio Portonaccio fatto mesto
e ilare, sconvolto e avvolto a un tempo
da memoria che rende l'ora desta.
Ottobre 1957
(da 'Ritorno a Portonaccio', Mondadori, 1959)
[ FONTE ]
Elio Filippo Accrocca (Cori, 17 aprile 1923 – Roma, 11 marzo 1996)
[ Poeta, scrittore e traduttore italiano. Allievo di Giuseppe Ungaretti, fece parte del "Gruppo di Portonaccio". Nelle sue liriche, improntate ora a una pensosa consapevolezza della realtà, ora a una vivace simbologia, ora a una volontà di sperimentazione, è costante la presenza di Roma. ]