Fernanda Romagnoli: 'Non leggerò i giornali'
Fernanda Romagnoli
Non leggerò i giornali
Il giorno entra con rosa di pozzanghere
e Pasqua fra le nuvole.
Operai ripitturano la casa
che adesso ride a metà, dov'è più chiara;
d'in cima al muro si gettano la voce.
Profumi arrivano e partono. Lo giuro:
oggi non spierò nella vetrina
le mie occhiaie appassite.
Non leggerò i giornali del mattino.
Non mi metterò in croce!
Entrerò nel bar che si sbrina
in vapore vermiglio sugli specchi,
scavalcando i due cani stesi al sole
- madre e figlio. - Avrò l'aria felice.
Ordinerò un caffè, sceglierò
cartoline per amici lontani.
(da 'Il tredicesimo invitato', Garzanti, 1980)
[ FONTE ]
Fernanda Romagnoli (Roma, 5 novembre 1916 – Roma, 9 giugno 1986)
[ Poetessa italiana. Visse un'esistenza chiusa e riservata, al seguito del marito militare a Firenze, Pinerolo e Caserta. Esordì nel 1943 con "Capriccio ", cui fece seguire "Berretto rosso " (1965), "Confiteor " (1973) e "Il tredicesimo invitato " (1980). ]
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