Léonie Adams: 'Fine del pensiero'
Léonie Adams
Fine del pensiero
Ho guardato le colline bere l'ultima sfumatura di luce,
tutte le forme diventavano luminose e svanivano nell'aria pallida,
finché è scesa la notte sull'inganno dell'oriente
a spazzare via il cerchio della mia scarna visione.
La sua bellezza intima, come un velo dissoluto,
è emersa dal nulla, come da un viso smascherato.
Sentivo, al limite del mio essere, che tutto cedeva,
e solo il mio corpo si affacciava sullo spazio.
Oh mio cuore... più spaventato delle ali di un uccello selvatico
palpitante nel prato, ora non è rimasto alcun segno
infuocato sul quieto nulla delle cose.
Non opporti all'oscurità dilagante;
là, disseminate a migliaia in quella macchia confusa,
le stelle sono mondi che ti osservano e non ti vedono.
(da 'I non eletti', 1925)
[ FONTE ]
Leonie Fuller Adams (Brooklyn, New York, 9 dicembre 1899 – New Milford, Connecticut, 27 giugno 1988)
[ Poetessa statunitense. La sua iniziale timida meraviglia per il mondo espressa nelle poesie si è trasformata in un lirismo intenso e quasi devozionale, caratterizzato dalla delicatezza dell'esposizione e dall'esaltazione dello spirito. ]