Rainer Maria Rilke: 'Sonetti a Orfeo, I, V'
Rainer Maria Rilke
Sonetti a Orfeo, I, V
Non innalzate lapidi. Che la rosa soltanto
fiorisca ogni anno in suo onore.
Perché questo è Orfeo. La sua metamorfosi
nell'uno e nell'altro. Non serve cercare
altri nomi. Una volta, per sempre,
è Orfeo se vi è canto. Viene e va.
Non è già molto se al calice di rosa
pochi giorni talvolta sopravvive?
Oh quanto deve dileguare, perché voi comprendiate!
Anche se del suo svanire lui stesso si sgomenta.
Quando la parola sopravanza l'esser qui,
egli è ormai dove voi non lo seguite.
La grata della lira non trattiene le sue mani.
E il suo obbedire è già superamento.
(da 'Sonetti a Orfeo', 1922)
René Karl Wilhelm Johann Josef Maria Rilke, noto come Rainer Maria Rilke (Praga, 4 dicembre 1875 – Les Planches, 29 dicembre 1926)
[ Poeta, scrittore e drammaturgo austriaco di origine boema. È celebre soprattutto per le "Elegie duinesi ", i "Sonetti a Orfeo " e "I quaderni di Malte Laurids Brigge ". La sua poesia, influenzata da Friedrich Nietzsche, vede una realtà senza consolazioni. ]
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